Crocevia di Culture
Sbarca al Ghetto di Cagliari “Crocevia di culture”, seconda tappa dell’Isola dei libri, vetrina dell’editoria sarda.
Sbarca al Ghetto di Cagliari “Crocevia di culture”, seconda tappa dell’Isola dei libri, vetrina dell’editoria sarda.
La bibliodiversità come straordinario veicolo per raccontare la vera identità culturale della Sardegna, rifiutarne l’immagine stereotipata e rilanciare l’autenticità del locale contro l’omologazione imposta dal mercato e dai grandi gruppi editoriali.
C’è voglia di far scoprire l’Isola e le sue tradizioni in “Crocevia di Culture”, arriva a Cagliari dopo il grande successo di luglio a “Lo Quarter del Llibre” di Alghero e l’edizione 2016 della Mostra del libro di Macomer. Ma c’è anche la volontà di tutelare il microcosmo che ruota intorno all’editoria sarda, dagli scrittori agli operatori culturali, e promuovere le produzioni di nicchia altrimenti invisibili.
Dal 1 al 4 dicembre, un ricco e intenso programma porterà nel centro comunale di arte e cultura Il Ghetto presentazioni, incontri con gli autori, salotti letterari, performance teatrali e musicali, spettacoli e reading creativi. E inoltre appuntamenti nelle scuole e percorsi espositivi.
Sono ben trentadue le case editrici partecipanti all’evento, che è promosso dalla Regione Autonoma della Sardegna e dal Comune di Cagliari, sotto la direzione artistica dell’Aes e il supporto dell’Associazione librai sardi indipendenti. Completano il programma “Orvieto ’76”, la mostra sul reportage realizzato, nell’aprile del 1976, dal fotografo sardo Tatiano Maiore, sul convegno promosso dalla neoavanguardia del Gruppo 63, che intendeva dibattere su scrittura e lettura (in collaborazione con Associazione Argonauti di Olbia) e un breve percorso fotografico sui trent’anni di attività dell’Aes.
Il tutto in una cornice che mira a raccontare l’immaginario della Sardegna nelle opere dei “visionari sardi”, a partire da Sergio Atzeni a vent’anni dalla scomparsa e Grazia Deledda a ottant’anni dalla morte e a novanta dal Nobel. E insieme ricordare la coscienza civile e politica di Antonio Gramsci nella ricorrenza dell’anno a lui dedicato e la figura emblematica di Francesco Masala.
Cagliari è inteso come “Crocevia di culture”, luogo simbolico per un viaggio alla riscoperta dell’identità, della cultura urbana e della diversità culturale dell’Isola. A moderare le numerose presentazioni saranno Gianni Stocchino, Paola Pilia e Alberto Urgu.